Al comando della Missione militare bilaterale italiana in Libano (Mibil) – iniziativa interministeriale che organizza, coordina e sviluppa la formazione e l’addestramento a favore delle Forze armate e delle Forze di sicurezza libanesi con lo scopo di incrementarne le capacità operative complessive – il 6 settembre ha avuto luogo il passaggio di consegne.
Il comandante uscente, il generale di brigata Stefano Lagorio, ha ceduto l’incarico al colonnello Luciano Antoci subentrante, dopo dodici mesi d’intenso lavoro che hanno portato al compimento di ben 37 differenti sessioni formative durante il suo mandato, condotte dai nuclei addestratori provenienti dalle unità e istituti di eccellenza della Difesa, che ha consentito di specializzare in un vasto spettro di discipline per un complessivo, dall’anno 2015, di 3544 allievi (fra i quali 489 ufficiali) per un totale di 14518 ore di attività svolte (di cui 9439 ore di esercizi pratici).
La cerimonia si è svolta alla presenza dell’ ambasciatore d’Italia in Libano Massimo Marotti, accompagnato dal generale di divisione Stefano Del Col, comandante di Unifil e dal generale di brigata Bruno Pisciotta, comandante della Brigata “Aosta” e attuale comandante della Joint Task Force Lebanon e di numerose autorità militari e civili locali.
La decentralizzazione dell’offerta formativa, estesa all’intero territorio libanese come richiesto dalla controparte sin dall’inizio del mandato, ha consentito di coinvolgere progressivamente le training audience sempre più qualificate e impiegate operativamente in incarichi di elevata specializzazione e visibilità.
La Mibil, avente lo scopo di accelerare l’acquisizione da parte delle Forze armate amiche di moderne capacità, lavora in stretta collaborazione fianco a fianco con i suoi addestratori tratti dalle eccellenze italiane e i militari libanesi creando ad una cooperazione che diventa sempre più profonda e consolidata nel tempo.
Operante in Libano dal 2015, la Mibil sviluppa attività di assistenza militare in favore delle Forze armate e delle Forze di sicurezza locali, inquadrandosi nel più ampio contesto internazionale che si propone di supportare le istituzioni della nazione mediorientale.