Saranno le Tre Cime di Lavaredo, montagna tra le più famose delle Dolomiti patrimonio mondiale Unesco, il teatro dell’esercitazione di arrampicata “Lavaredo 2019” che vedrà impegnate le Truppe alpine dell’Esercito nella settimana dal 8 al 12 luglio 2019 nel comune di Auronzo di Cadore.
Uno scenario mozzafiato per i militari di otto nazioni che si ritroveranno in Cadore in esercitazione. L’attività è stata presentata oggi presso la sede del Comune di Auronzo di Cadore, presenti il sindaco di Auronzo di Cadore Tatiana Pais Becher, l’assessore regionale al turismo Federico Caner e il comandante delle Truppe alpine, generale di corpo d’armata Claudio Berto.
Lungo le vie attrezzate della montagna nota al mondo intero, 200 alpini effettueranno ascensioni di difficoltà variabile. Assieme a loro, colleghi di altre forze e delegazioni di soldati stranieri che da anni si addestrano al movimento in ambiente alpino in Italia avendo, il nostro paese, le truppe da montagna più antiche, articolate e numerose del mondo occidentale.
Nell’ambito dell’esercitazione, in un’area limitrofa, l’11 luglio, verrà effettuato un “atto tattico” con la presenza di truppe ed elicotteri, una dimostrazione delle capacità di combattimento delle Truppe alpine del 21° secolo. L’esercitazione alpinistica e l’atto tattico a cui parteciperà il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, saranno solo la parte finale di una presenza dei soldati di montagna nel cadorino, già nei giorni precedenti Auronzo di Cadore sarà sede di una serie di iniziative a favore della popolazione e dei turisti in area.
Si comincerà con un omaggio ai caduti, martedì 9 luglio ore 10:00 in piazza Vigo presso il sacrario militare; mercoledì 10 mentre sulle Tre Cime si svolgeranno le prove generali, ad Auronzo l’Ordinario Militare d’Italia officerà alle 15:30 presso la chiesa di Santa Giustina, una messa in suffragio ai caduti. Alle 18:00 spettacolo della fanfara “Taurinense” che sfilerà lungo le vie del paese per effettuare un concerto in piazza Santa Giustina.
“La montagna è nel Dna degli alpini, oggi come ieri le sue esigenze e le sue regole dettano l’addestramento, così selettivo da fare degli soldati di montagna dei “militari al quadrato”. Nonostante i molti impegni – prosegue il generale Berto – abbiamo infatti oltre 2700 alpini impegnati attualmente sulle strade e nelle piazze d’Italia nell’operazione “Strade Sicure” l’addestramento che la montagna permette è irrinunciabile per l’alpino, da qualunque regione esso provenga”.