Una nuova fonte battesimale circolare è emersa durante i lavori di restauro della Chiesa della Natività a Betlemme in Terra Santa. Un gioiello «splendido e di fattura squisita», ha detto Gianmarco Piacenti, capo dell’omonima azienda italiana che dirige gli interventi. La scoperta è stata resa nota da Ziad al-Bandak, capo del Comitato presidenziale palestinese che sovrintende al recupero della Basilica.
La fonte, probabilmente bizantina, poi traslata in epoca crociata, «è stata rinvenuta – ha spiegato Bandak – durante i lavori in corso nella parte sud della Basilica. Era nascosta nella fonte battesimale ottagonale esistente, fatta di pietra simile a quelle delle colonne». Lo staff all’opera nella Chiesa – ha raccontato invece Piacenti – «sta analizzando tutti gli strati tra le due fonti battesimali per aiutare nella datazione dei reperti». La nuova scoperta – ha aggiunto – è «un ulteriore tassello nella ricostruzione della storia della Basilica e della sua tradizione cristiana». Per Piacenti si tratta di «un ritrovamento importante e di grande bellezza che indica un oggetto realizzato per committenti importanti».
La nuova fonte battesimale è venuta alla luce nei giorni scorsi, quando il team di restauro stava facendo la stratigrafia archeologica degli strati che occludono l’interno del pozzo. Toccherà ora allo storico medievista Michele Bacci, dell’Università di Friburgo, datare con precisione l’oggetto ritrovato. Per Piacenti «la nuova fonte battesimale si aggiunge nella sua importanza ad altri gioielli trovati nel corso del restauro». Tra questi, l’Angelo in mosaico nelle pareti della Navata centrale, i brani inediti di mosaico costantiniano e le due lanterne del VI secolo trovate durante gli scavi per riportare alla luce i mosaici pavimentali.
La Ditta Piacenti – sconfiggendo altri 11 partecipanti internazionali – ha vinto la gara per il restauro della Natività nel luglio 2013 e ha cominciato i lavori nel settembre dello stesso anno. «La cerimonia internazionale per la fine dei lavori programmata per il prossimo novembre – ha spiegato Bandak – è stata spostata al maggio del prossimo anno in modo da consentire alle tre Chiese che hanno in carico la Natività (la Greco Ortodossa, la cattolica Custodia di Terra Santa e quella Armena) di compiere il restauro della Grotta in accordo con lo Status quo». Nel 2020, Betlemme sarà la Capitale della cultura del mondo arabo.