“Siamo orgogliosi di portare, con il nostro sorvolo ed il nostro tricolore, il saluto e l’omaggio dell’Aeronautica militare alla cerimonia inaugurale del restauro del G-46”. Lo afferma il maggiore Gaetano Farina (nella foto), comandante delle Frecce tricolori alla vigilia dell’appuntamento di venerdì 21 giugno a Modena quando, con inizio alle 10.30, si svolgerà la manifestazione inaugurale, dopo i lavori di restauro, del monumento dedicato al colonnello pilota Fulvio Setti, medaglia d’oro al valor militare, e ‘ai caduti dell’aria modenesi militari e civili’.
L’opera, realizzata nel 1995 utilizzando un Fiat G46 biposto da addestramento in uso anche all’Aeroclub modenese fino al 1972, si trova – si legge in una nota del Comune – all’incrocio tra via Emilia ovest e viale Italia, al limite dell’area del parco Ferrari dove si sviluppava proprio l’Aerautodromo di Modena. “Il monumento – aggiunge il maggiore Farina – sintetizza la passione e la dedizione di generazioni di aviatori che, in nome di principi e valori che ancor oggi animano e guidano il personale dell’Aeronautica militare, hanno sostenuto questi ideali fino all’estremo sacrificio”.
Il sorvolo delle Frecce tricolori, previsto intorno alle 11.15, sarà preceduto da un’esibizione di velivoli storici tra i quali anche un esemplare di Fiat G46 del tutto uguale a quello del monumento. L’intervento di restauro e manutenzione dell’opera – segnala ancora la nota – è stato sostenuto da Setti Ferramenta, l’azienda della famiglia di Fulvio Setti, fondata dal padre Alberto nel 1910.
Setti, scomparso il 19 marzo 1991, ottenne la medaglia d’oro al valor militare a 29 anni, nel maggio del 1943, per aver eroicamente messo in salvo il suo equipaggio e altri militari con il suo aereo da trasporto in un’azione avventurosa tra l’Italia e la Tunisia. Non fu l’unico atto eroico della sua esperienza militare (220 voli) e dopo la guerra è stato per anni presidente del Coni (da campione italiano nei 110 ostacoli aveva partecipato anche alle Olimpiadi del 1936), dell’Aeroclub e dell’Ente provinciale per il turismo. A lui venne intitolato nel 1996 il Deposito centrale dell’Aeronautica militare, mentre nel 2015 gli è stata co-intitolata la sezione dell’associazione Arma Aeronautica di Modena.
Fonte: La Presse
Foto: You Tube