Nella caserma “Perotti” di Firenze si è conclusa l’esercitazione “Golden Wings 2018”, che ha visto il comando della Divisione Friuli schierarsi in una ipotetica area di crisi per la partecipazione ad una missione Nato sotto egida Onu tesa a liberare un paese dell’Africa sub-sahariana dall’invasione di uno stato confinante.
I nomi ed i confini dei paesi sono di fantasia ma lo scenario é quello di un conflitto ad alta intensità, caratterizzato da una forte resistenza da parte dell’invasore e da una spiccata dinamicitá della manovra terrestre, aerea e marittima.
In tale contesto, il Nato Rapid Deployable Corp (Nrdc-Ita) di Solbiate Olona ha interpretato la parte di comando delle forze terrestri (Land component command – Lcc), mentre la Divisione Friuli una delle due divisioni delle “follow on forces”, cioé quelle forze intervenute in rinforzo in un secondo momento, in seguito al rapido deterioramento della situazione nella zona e alla necessità di un’azione di forza nei confronti delle truppe di invasione.
Il profilo di esercitazione scelto è stato quello di un addestramento “federato”, cioè uno scenario tattico condiviso con altre esercitazioni di Forza armata svolte in altre località ma ambientate nell’ipotetica medesima situazione d’intervento multinazionale.
In questo modo alla stessa operazione hanno partecipato il 2° reggimento genio pontieri con l’esercitazione “Smart Sapper” chiusa alcuni giorni fa presso l’area di Scalo Po di Piacenza ed il Comando dei supporti logistici, che a Foligno ha schierato un ospedale da campo “Role 2 avanzato” ed il 6° reggimento logistico di supporto generale per la gestione dell’handling aeroportuale operativo, nell’ambito della esercitazione “Atlante” del comando delle Forze operative terrestri di supporto di Verona.
Federate nella Golden Wings 2018 della Divisione Friuli 2018 anche la “Mangusta” conclusa mercoledì dalla Brigata paracadutisti Folgore nel senese e la “Shardana”, portata a termine dal Comando artiglieria nel poligono di Monte Romano (Vt).
Piena soddisfazione per i risultati ottenuti è stata espressa dal comandante della Divisione Friuli, generale di divisione Carlo Lamanna, durante l’evento conclusivo tenutosi il 7 dicembre presso la caserma “Predieri“ sede della grande unità, alla presenza del comandante delle Forze operative nord, generale di corpo d’armata Amedeo Sperotto, e del comandante delle Forze operative terrestri di supporto, generale di corpo d’armata Giuseppenicola Tota. “Solo attraverso una continua e costante attività di addestramento congiunto ed integrato” – ha affermato il generale Lamanna – “si puó rispondere alle sempre piú ambiziose sfide a cui le Forze armate oggi sono chiamate”.