17 giugno 2013. L’Iran ha deciso di inviare in Siria un primo contingente di 4mila militari appartenenti ai Guardiani della Rivoluzione a sostegno delle forze del presidente Bashar Al Assad. L’ha scritto ieri il britannico The Independent in un articolo firmato da Robert Fisk, che cita fonti “che sono state coinvolte a fondo nelle questioni di sicurezza della Repubblica islamica”.

Secondo le fonti, Teheran e’ ora completamente impegnata nel preservare il regime di Assad, al punto di poter proporre l’apertura di un nuovo fronte di guerra contro Israele sulle alture del Golan. Secondo l’articolo, la decisione iraniana di inviare truppe in Siria e’ stata presa prima delle elezioni presidenzaili che hanno visto la vittoria a sorpresa del moderato Hassan Rohani.

Le fonti iraniane interpellate dall’Independent riferiscono di essere in costante contatto con Mosca e che, mentre il ritiro dei miliziani di Hezbollah dalla Siria verra’ probabilmente completato a breve, con il mantenimento pero’ nel paese di un team di specialisti in intelligence, il sostegno iraniano a Damasco e’ destinato ad aumentare nel tempo.

Secondo il quotidiano britannico, la decisione degli Stati Uniti di armare i ribelli sunniti siriani ha “fatto precipitare l’America nel grande conflitto tra sunniti e sciiti del Medio Oriente islamico”. Per la prima volta, tutti gli ‘amici’ degli Stati Uniti nella regione sono sunniti e tutti i nemici sono sciiti. “Infrangendo tutte le regole di disimpegno del presidente Obama, gli Usa sono ora pienamente coinvolti dalla parte di gruppi armati che comprendono i movimenti islamisti sunniti piu’ estremisti della Medio Oriente”.

Fonte: Adnkronos

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