Le recenti missioni militari in Iraq ed in Afghanistan hanno avuto come conseguenza che alcuni militari hanno riportato lesioni debilitanti. Nonostante il numero sia stato molto inferiore ai precedenti conflitti, questi soldati hanno, però, un’aspettativa di recupero e riabilitazione che va ben oltre i risultati raggiunti con le procedure standard di riabilitazione.
I progressi nella protezione e nel trauma care hanno portato a proporzioni nettamente superiori del numero dei soldati che sopravvivono a gravi lesioni rispetto al passato. Di conseguenza, alcune nazioni della Nato hanno sviluppato degli specifici programmi di riabilitazione con lo scopo finale di aiutare il personale con lesioni invalidanti a recuperare un proprio stato fisico e mentale. Lo scopo finale di questi programmi è in generale quello di far rientrare quanto prima queste persone al loro lavoro e, qualora questo non fosse possibile a causa delle lesioni subite, il secondo obbiettivo è preparare questi militari ad un impiego alternativo in ambito militare o prepararli ad un passaggio alla vita civile qualora questo fosse necessario.
Dal 15 al 17 aprile circa 150 esperti civili e militari di differenti nazionalità hanno affrontato questi problemi, confrontando le differenti esperienze nazionali e la pratica clinica utili a fornire al militare ferito la migliore assistenza sanitaria, identificando eventuali lacune nel trattamento e definendo le priorità per un programma di ricerca. I capitoli principali trattati sono stati gli aspetti organizzativi delle cure riabilitative fornite alla popolazione militare, la riabilitazione di lesioni ortopediche e dei sistemi sensoriali da scoppio e l’integrazione delle più moderne tecnologie nel processo di riabilitazione.
Dopo il simposio, il 18 aprile ha avuto luogo la sessione plenaria del 31⁰ Sto Hfm panel business meeting nella quale sono stati votati i progetti di ricerca e sviluppo delineati dai sottocomitati giorni precedenti.
Erano dieci anni che l’Italia non organizzava un evento come questo ed i partecipanti hanno espresso la loro gratitudine ed apprezzamento per la perfetta organizzazione del simposio, così come degli eventi ad esso correlati, al comando Nrdc-Ita di Solbiate Olona (Va), delegato dal Segretariato generale della Difesa italiana quale coordinatore locale.
Redazione