29 settembre 2011. E’ alle battute finali il seminario sanitario “Eagle Care 2011”presso la Caserma “Ugo Mara”, sede del Nato rapid deployable corps – Italy (Nrdc-Ita) di Solbiate Olona, Varese.
Risultato di una stretta sinergia tra la branca sanitaria e quella logistica della divisione supporti del comando Nato di Solbiate, questo seminario ha visto coinvolti rappresentanti militari dell’area sanitaria e logistica di 9 nazioni: Italia, Stati Uniti, Inghilterra, Germania, Spagna, Francia, Turchia, Olanda e Norvegia. Gli esperti si sono dati appuntamento alla “Mara” per discutere e confrontare i diversi aspetti logistici, tecnici e operative degli ospedali da campo (i cosiddetti Role 2) delle rispettive nazioni, al fine di scambiare esperienze e soluzioni adottate.
In un fitto programma sviluppato durante i due giorni del seminario, sono stati trattati argomenti quali: struttura, caratteristiche e capacità dell’ospedale da campo nelle sue due possibili configurazioni, leggera (Light manouvre) o potenziata (Enhanced); aspetti tecnici come tempi di schieramento e mobilità, rifornimento di materiali sanitari e sangue; aspetti di pianificazione per la protezione del rischio chimico, batteriologico e nucleare; organizzazione del piano intraospedaliero per la gestione degli incidenti maggiori (Major Incidents) e quelli di mass(Mascal).
A conclusione del seminario sono state inoltre analizzate le lezioni apprese dai più recenti schieramenti di ospedali da campo nazionali nell’ambito di operazioni militari internazionali, quali quelle in Ciad, Afghanistan, Iraq.
Il generale di corpo d’armata dell’Esercito italiano Giorgio Battisti, comandante di Nrdc-Ita, ha espresso la propria soddisfazione dichiarando che: “Il seminario Eagle Care 2011 ha fornito un pacchetto di informazioni vitali per medici e logisti del comando Nato nel perfezionare il complesso processo di pianificazione del supporto sanitario. Un’area di evidente importanza non soltanto nell’ambito delle operazioni military, ma anche dell’intervento a favore delle popolazioni civili”.
Fonte: Nrdc-Ita PAO