27 febbraio 2013. Nelle acque del Golfo di Aden, i team specialistici del reggimento San Marco e delle forze d’assalto della Federazione Russa, hanno avuto ieri l’opportunità di addestrarsi nelle attività di anti pirateria nell’ambito di una esercitazione bilaterale tra Nato e Russia.

 

L’evento, pianificato a seguito degli accordi di collaborazione siglati lo scorso dicembre dal Nato – Russia Council (NRC) e dei recenti incontri in mare tra le due forze navali, ha sancito l’effettivo raggiungimento della piena interoperabilità nelle attività di anti pirateria nell’Oceano Indiano.

“Questo giorno rappresenterà una pietra miliare nella cooperazione tra Federazione Russa, Italia e Nato e, ne sono sicuro, i suoi effetti non si limiteranno al solo contrasto alla pirateria” queste le parole del contrammiraglio Antonio Natale al termine dell’incontro che ha chiuso l’esercitazione in mare.

L’esercitazione si è svolta in due fasi principali, nella prima nave San Marco ha simulato di essere un mercantile attaccato e sequestrato dai pirati con l’unità russa che ha inviato il team di assalto per liberarla. Al contrario, nella seconda fase, nave Severomorsk ha vestito i panni del mercantile intento a trasportare materiali illeciti (armi, droga, etc) e nave San Marco ha effettuato un boarding e l’ispezione del “carico” al fine di scoprirne le prove.

“Vorrei ringraziare tutti voi per l’impegno e l’attenzione rivolta a quest’esercitazione, molto importante perché apre un nuovo capitolo nei rapporti tra le nostre marine” ha commentato il capitano di vascello Vladimir Yakushev prima di lasciare l’unità a bordo dell’elicottero russo, Kamov 27, appontato oggi per la prima volta su Nave San Marco.

Redazione

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