13 aprile 2012. Presso la sala auditorium “Vincenzo Caianiello” ad Aversa(CE), giovedì 19 aprile alle ore 18,00 ci sarà la presentazione del libro “Notte in Arabia – Vita e storia di Gianmarco Bellini, il ragazzo che voleva volare” di Francesco Di Domenico, edito dalla casa editrice Boopen Led.

 

Leggendo “Notte in Arabia” si ha la sensazione di essere tornati indietro nel tempo, a quella famosa notte che, ormai, quasi tutti hanno dimenticato, sembra così lontana, tutta l’ansia e l’apprensione per la sorte di quei due giovani ufficiali fa parte dei ricordi quasi sbiaditi.

Ripercorrere  quei momenti insieme al protagonista, insieme alle sue sensazioni e alle sue emozioni dà la reale percezione di cosa significhi vivere in stato di prigionia totale, prigionieri degli altri e di sé stessi. Perché Gianmarco Bellini, all’epoca maggiore dell’Aeronautica militare taliana, in missione di pace in Iraq, vive e rivive in quei momenti tutta la sua vita, così come di solito accade in situazioni di pericolo, si vive in bilico tra realtà e immaginazione, tra il presente e il passato e sperando con tutta la forza che si ha dentro che ci possa essere anche un futuro.

Ma quella notte  dovette assumersi la responsabilità di decidere se continuare la missione oppure tornare alla base e dopo la quale nei giorni di prigionia dovette fare i conti con i suoi sensi di colpa, le sue paure e fugare i dubbi che man mano gli assalivano la mente.
Quarantasette giorni “senza vita” in uno stato di alienazione fisica e mentale, ma nonostante tutto il maggiore Bellini riesce ad aggrapparsi ad una speranza, ricordando i suoi momenti di vita vissuta e senza mai smettere di lottare anche contro un nemico che conosceva solo la violenza e il disprezzo verso tutti gli “infedeli”.

Saranno presenti all’evento l’autore del libro, Francesco Di Domenico, il protagonista del libro, generale Gianmarco Bellini. Modereranno l’incontro Michele Docimo, caporedattore Bloq magazine e Giusy Clausino, redattrice Bloq magazine.

La notte tra il 17 e il 18 gennaio del 1991 l’aereo del maggiore Gianmarco Bellini e del capitano Maurizio Cocciolone fu abbattuto dopo aver portato a termine la propria missione nella prima guerra del Golfo. A quindici anni da quell’evento che aveva sconvolto l’equilibrio mondiale, l’Italia, per la prima volta coinvolta in una guerra dopo i fatti del 1945, sembrava aver dimenticato tutto: i miei quarantasette giorni di tortura e prigionia nel silenzio feroce di Abu-Grahib, le centinaia di brillanti operazioni della nostra aeronautica, la gestione perfetta della collaborazione col comando Usa […]. La verità su “quella notte” fu spesso travisata, raccontata male, o addirittura oggetto di scherno da parte di chi non era a conoscenza della realtà.
(dalla prefazione di Gianmarco Bellini)

Le lacrime scendono violente, un autentico scoppio. Non riesco a parlare per un tempo insopportabilmente lungo, ma neanche m’interessa.
Piango senza freni. Ho visto insieme casa, solidarietà, affetto e qualcuno che mi appartiene.
(Boopen Led)

Redazione

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