28 gennaio 2013. Cambio al vertice della Marina. Dall’ammiraglio di squadra Luigi Binelli Mantelli, il timone della Marina militare passa da oggi all’ammiraglio di squadra Giuseppe De Giorgi nuovo capo di stato maggiore. A poco meno di un anno di distanza si ripete, cosi’, l’avvicendamento tra i due ammiragli.

 

Alla cerimonia, oggi a Roma, presso lo stato maggiore della Marina, hanno partecipato il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola e il capo di stato maggiore della Difesa, generale Biagio Abrate. In tribuna, tra le altre autorita’ presenti, il direttore del Dis, Giampaolo Massolo, il vice presidente del Copasir, Giuseppe Esposito, la governatrice uscente del Lazio, Renato Polverini, il presidente del CeSi, Andrea Margelletti.

Sullo sfondo della cerimonia, la ‘presenza’, a distanza, dei due maro’ Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, ricordati piu’ volte dai vertici militari negli interventi dalla tribuna. ”Un caro saluto a Massimiliano e Salvatore, e alle loro famiglie”, ha detto l’ammiraglio Binelli, che andra’ a ricoprire l’incarico di capo di stato maggiore della Difesa. L’ammiraglio di squadra Giuseppe De Giorgi, 59 anni, nel suo discorso di insediamento, oltre i propri programmi e obiettivi, ha voluto dedicare un ricordo al papa’, l’ammiraglio Gino De Giorgi, che ha rivestito la stessa carica dal ’73 al ’77, varando l’ultima riforma navale.

Oggi, da capo della Forza armata, l’ammiraglio De Giorgi chiede a uomini, donne, militari e civili che in 40 anni di carriera sono stati ”maestri e fonte di ispirazione professionale e morale”, uno sforzo utile a realizzare ”la trasformazione strutturale” della Marina. ”Siamo chiamati a fare di piu’ con meno”, ha sottolineato, confermando che la priorita’ ”sara’ data al personale, primo assetto portante della Forza armata”.

Rivolgendosi ai due maro’ trattenuti in India, il nuovo capo di stato maggiore della Marina, ha rivolto loro un ringraziamento ”per come vi state comportando, con onore e dignita’. E per lo stesso motivo ringrazio le vostre famiglie, a cui ci sentiamo particolarmente vicini”.

”Il nostro destino e’ sul mare, insieme a tutti voi, uomini e donne della nostra Marina -ha proseguito De Giorgi- unitamente al personale civile della Difesa, realizzeremo la sua trasformazione strutturale, in piena continuita’ con l’innovativo disegno del mio predecessore, disegno che intendo portare a compimento con vigore e celerita’, condividendone pienamente gli scopi e i valori cui s’ispira. Nel frattempo, dovremo necessariamente fare di piu’ con meno, perche’ se e’ vero che le risorse sono in contrazione e’ altrettanto vero che il nostro destino e’ sul mare”.

Infatti, ”l’esigenza di una Marina efficace e credibile, continua ad essere attuale e, direi, sempre piu’ vitale per la nostra nazione”. ”La priorita’ -ha rimarcato il nuovo Capo di Stato Maggiore della Marina- sara’ comunque data al personale, primo assetto portante della forza armata. Dovremo fare ogni sforzo per tutelarne l’integrita’ e la dignita’, migliorandone la preparazione professionale e la qualita’ della vita, in ogni modo possibile. Dovremo nel contempo preservare lo strumento marittimo -ha avvertito De Giorgi- puntando al miglioramento della sua efficacia e alla conservazione delle sue capacita’ irrinunciabili, in termini di proiettabilita’ e potenzialita’ operativa.

Un obiettivo ambizioso che potremo sperare di conseguire, solo eliminando gli sprechi, migliorando i processi gestionali interni, adottando soluzioni organizzative innovative, nel settore logistico, infrastrutturale e amministrativo”. ”Il tutto -ha sottolineato- a sostegno della flotta, unica ragione d’esistere della forza armata stessa.

Siamo nel pieno di una crisi globale con la quale ci dobbiamo confrontare con la forza del nostro coraggio e la consapevolezza delle nostre debolezze. Lo faremo valorizzando le capacita’ della nostra gente, dei dirigenti, dei funzionari e degli operai civili della Marina. Lavoreremo insieme alle altre forze armate e all’industria nazionale, avendo ben chiari i rispettivi ruoli e sempre nel superiore interesse della collettivita’. Non abbiamo nulla di cui avere paura -ha concluso De Giorgi- guardiamo negli occhi il futuro”.

Fonte: Adnkronos

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