22 settembre 2011. “Riferimento e simbolo dell’onore, della solidita’ morale e dello spirito del suo equipaggio”.
Cosi’ il sindaco di Roma, Gianni Alemanno ha definito la bandiera di combattimento donata dalla capitale al cacciatorpediniere della Marina militare ”Caio Duilio”, durante la cerimonia che si e’ svolta questa mattina a Gaeta.
Alla presenza del capo di stato maggiore della Difesa Biagio Abrate e del capo di stato maggiore della Marina Bruno Branciforte, il capitano di vascello Paolo Pezzuti, comandate del Caio Duilio, ha ricevuto dalle mani del primo cittadino la bandiera – un tricolore con al centro il simbolo della Marina Militare – e quindi ha ordinato che fosse issata al picco piu’ alto della nave.
“Con questa cerimonia il Caio Duilio entra a tutti gli effetti nella squadra navale – ha spiegato l’ammiraglio Branciforte – come la sua nave gemella Andrea Doria, gia’ intervenuta durante la crisi libica e impegnata ieri in Somalia in un operazione antipirateria”.
Il Caio Duilio e’ stato varato il 23 ottobre 2007 ed e’ entrata in servizio il 3 aprile 2009: si tratta di un cacciatorpediniere di 153 metri che trasporta 195 uomini di equipaggio. La bandiera verra’ custodita in uno scrigno di legno situato nell’alloggio del comandante e viene issata solo nel caso la nave sia impegnata in combattimento.
Essa “realizza tra la nave e l’equipaggio un legame indissolubile – ha affermato il generale Abrate – che impegna a custodire valori, principi e pofessionalita’ della Marina”.
Il nome della nave ricorda la figura del console romano che riusci a contrastare e battere la flotta cartaginese nel 260 a.c., ed “e’ per me un grande onore questa intitolazione, perche’ Caio Duilio e’ un nome che lega insieme la storia di Roma con quella della Marina”, ha aggiunto il sindaco Alemanno dopo una visita a bordo, sottolineando che questa come la Andrea Doria “sono navi eccezionali che dimostrano quanto l’Italia possa fare dal punto di vista tecnologico.
Siamo fieri e orgogliosi – ha concluso – perche’ la forza delle strutture militari e’ importantissima per una nazione, come l’Italia, tra le piu’ impegnate nelle missioni di pace”.
Fonte: AGI