I diciassette militari, suddivisi in due classi per garantire una miglior docenza, saranno sottoposti a lezioni frontali per i successivi quattro mesi al termine dei quali affronteranno un esame che garantirà loro una certificazione di riconoscimento linguistico. Tale certificazione, denominata Plida (Progetto lingua italiana Dante Alighieri), è riconosciuta in ambito europeo ed è approvata, fra gli altri, dall’università “La Sapienza” di Roma.
Durante la settimana scorsa vi è stata la presentazione ufficiale del corso ove la dottoressa Cristina Foti, alla presenza degli ufficiali corsisti e del comandante del Sector West, generale di brigata Antonio Bettelli, ha esposto l’organizzazione, la struttura e le finalità del corso.
Il progetto nasce da una collaborazione fra il Sector West di Unifil a guida italiana e il South Lithani Sector, comandato dal generale di brigata George Shreim, anch’egli frequentatore, ed è stato realizzato dalla società Dante Alighieri che è un’ organizzazione internazionale promotrice della diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo. Tale organizzazione promuove letture, corsi, seminari, conferenze, ed altre attività culturali. La sede della società Dante Alighieri è a Roma.
La certificazione Plida è utile per tutti gli stranieri desiderosi di ottenere un permesso di soggiorno di lunga permanenza in Italia. Nello spirito della società, insegnanti ed allievi cercano di lavorare assieme per sviluppare un’interazione ritenuta essenziale nella metodologia d’insegnamento. Questa interazione è chiamata “partnership for learning” ovvero uno spirito che lega assieme docente e discente verso un obiettivo comune, quello della cultura.
Redazione