Il progetto di ampliamento reso possibile dall’impegno del Prt porterà all’inaugurazione, entro settembre, del terminal passeggeri provvisorio.
di Monia Savioli
Herat, 15 giugno 2011. La prima pietra del terminal passeggeri provvisorio, tappa iniziale verso lo sviluppo internazionale dell’aeroporto civile di Herat –Afghanistan – è stata posata il 31 marzo scorso. L’inaugurazione ufficiale avverrà entro la fine di settembre.
Il comandante del Prt (Provincial reconstruction team) italiano di stanza nella città afgana, il colonnello Paolo Pomella, è tassativo. “Finiremo i lavori in quel periodo – spiega – per due motivi. Innanzitutto perché i progetti curati dal Prt sono di impatto immediato e di rapida esecuzione. Poi – continua – perché nell’autunno inizierà, come ogni anno, il pellegrinaggio verso la Mecca. Per questo vogliamo fare in modo che il terminal sia subito disponibile per le necessità di movimento della popolazione afgana”.
L’intervento progettato dal Cimic center e attuato dal Prt prevede la realizzazione, attraverso l’impiego di mano d’opera locale, di tre padiglioni, per una superficie complessiva di 3.000 metri quadrati ed una spesa di 586.000 euro.
“Nel primo – illustra il tenente Giuseppe Massaro, progettista del nuovo terminal – troveranno spazio le postazioni per i check in, le attività di ristoro, i servizi igienici e le sale di attesa divise fra uomini e donne per rispettare la cultura locale. I restanti padiglioni saranno adibiti uno alle partenze e l’altro agli arrivi, separati in entrambi i casi fra voli nazionali e internazionali”.
La realizzazione del nuovo terminal passeggeri seppur provvisorio rappresenta uno dei tasselli che sostengono il percorso di transizione in atto nella città di Herat e successivamente nella sua provincia.
Un processo fondato sugli elementi di sicurezza e sviluppo attraverso la realizzazione di progetti definiti nella priorità dalle autorità governative afgane che permettono di ottenere un immediato riscontro sulla popolazione e vedono impegnate componenti civili, tramite la Cooperazione, e militari attraverso il Prt.