1 marzo 2013. Il capo di stato maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Claudio Graziano, ha salutato oggi alla caserma “Spaccamela” di Udine il personale della brigata alpina “Julia” in partenza per l’Afghanistan nell’ambito della missione Isaf (International security assistance force).

 

La cerimonia, cui hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Udine Furio Honsell e il prefetto Ivo Salemme, ha sugellato il forte legame tra le istituzioni e l’Esercito e, in particolare, tra le autorità locali e la brigata alpina Julia.

Dopo aver ricordato i caduti e augurato ai feriti in operazione, un pronto rientro nei ranghi dell’Esercito, il generale Graziano ha voluto ringraziare familiari ed amici dei soldati che si apprestano a partire per l’Afghanistan “perchè so quanto sia difficile il distacco, seppur temporaneo dai propri cari”. Rivolgendosi agli alpini della brigata Julia, il generale Graziano ha sottolineato come: “voi sarete impegnati in una missione complessa, in una situazione ancora fortemente instabile, in condizioni ambientali difficili, in una fase delicata e sensibile, il momento della transizione. La transizione è la fase più delicata di ogni missione, non è il momento di abbassare la guardia, la massa della popolazione afgana vuole la transizione ma, indubbiamente, esiste una componente che combatte la stabilità e combatte Isaf. Il nostro compito è garantire la prosecuzione di questo processo”.

“La vostra è una missione complessa” – ha poi proseguito il Generale Graziano –  “diplomatica, militare, umanitaria, di assistenza, in cui ogni singolo militare rappresenta il Paese e in cui un errore commesso da voi si riverbera su tutto il teatro afgano. Questa missione avviene in un momento particolare in cui la Forza armata sta attraversando un periodo di ristrutturazione per contribuire ai sacrifici che l’Italia sta facendo e per ricambiare la fiducia e la stima che il Paese continua a tributarci”.

Rivolgendosi poi al comandante della grande unità, il capo di stato maggiore dell’Esercito ha detto: “ho piena fiducia nel generale Gamba che venti anni fa era mio comandante di compagnia in Mozambico, impegnato nell’operazione Onumoz, lo vedo partire con serenità consapevole e la decisione e determinazione di un comandante coraggioso. Alpini della Julia, partite consapevoli che l’Esercito e la nazione sono e saranno orgogliosamente al vostro fianco”.

Durante la cerimonia è stata conferita la croce d’argento al merito dell’Esercito ed i gradi di primo maresciallo a Luca Barisonzi, ferito in un agguato terroristico in Afghanistan il 18 gennaio 2011 a Bala Murghab.

La brigata alpina Julia assumerà la guida del Regional Command West, il comando Nato a leadership italiana con base a Herat, responsabile della regione occidentale dell’Afghanistan, da cui dipenderanno circa 5500 militari di 10 diverse nazioni; di questi, oltre 3.000 sono i militari italiani appartenenti all’Esercito e ad altre Forze armate e corpi dello Stato.

Per il comando brigata alpina Julia, una delle unità di punta dell’Esercito italiano, si tratta della sesta missione fuori area, la terza in Afghanistan.

Quest’anno ricorrono i vent’anni dalla missione Onu, denominata “Albatros”, in Mozambico dove, nell’ottobre del 1993, la brigata Julia assunse la responsabilità del contingente italiano, sostituendo la brigata alpina “Taurinense”, che rappresentò la prima missione fuori area della brigata Julia dal secondo dopoguerra.

Redazione

 

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