31 dicembre 2012. ”Il 2012 e’ stato coronato dall’approvazione, ad ampia maggioranza parlamentare, della legge delega, dalla quale prendera’ avvio la revisione dello strumento militare. Si tratta di un processo che, fin dall’inizio del mio mandato, avevo indicato come ineludibile”.
Cosi’ il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, nel messaggio di fine anno. ”Solo una Difesa riformata, coerente con le risorse disponibili – aggiunge -, potra’ garantire al Paese la disponibilita’ di uno strumento militare efficiente e funzionale alla valorizzazione del personale in termini di formazione, addestramento, operativita’ ai massimi livelli di sicurezza e, piu’ in generale, della sua condizione militare.
L’obiettivo della riforma e’ quello di disporre, anche in futuro, di Forze armate pienamente integrate nei sistemi dell’Unione Europea e dell’Alleanza atlantica, consentendo all’Italia di continuare a ricoprire un ruolo attivo, credibile e responsabile sulla scena internazionale”.
Di Paola si rivolge a ”Soldati, marinai, avieri, carabinieri, personale civile della Difesa” evidenziando che ”la fine dell’anno si avvicina” ed ”e’ un’occasione per tracciare bilanci e guardare avanti”. Nel corso di questi dodici mesi, prosegue, ”vi siete impegnati con professionalita’ e dedizione, all’estero ed in Italia. Nei teatri operativi avete agito a sostegno dell’azione del Paese nell’ambito della Comunita’ internazionale per la stabilita’ e la pace, nel rispetto del diritto internazionale, della dignita’ delle persone, dei loro diritti, delle loro religioni.
In Italia, siete sempre stati in prima linea per intervenire in soccorso delle popolazioni colpite da eventi calamitosi e per concorrere alla sicurezza del territorio, riscuotendo unanime apprezzamento. In ogni circostanza avete dato prova di altissima professionalita’, senso di responsabilita’, coraggio e spirito di sacrificio, di cui massima testimonianza sono stati i nostri caduti. Mi stringo alle loro famiglie: il loro ricordo rappresenta l’esempio a cui tutti dobbiamo guardare. Un pensiero riconoscente va anche ai feriti e, in particolare, a quanti di loro porteranno conseguenze indelebili: a voi sono vicino come e piu’ di sempre”.
”Soldati, marinai, avieri, carabinieri, personale civile della Difesa, voi – conclude – siete la componente fondamentale e piu’ pregiata delle Forze armate, il bene piu’ prezioso della Difesa. I progetti e le riforme che periodicamente si rendono necessari per far fronte alle nuove esigenze di sicurezza e difesa sono destinati a restare un’opera incompiuta senza l’impegno responsabile e partecipato di voi tutti: sono certo che sarete all’altezza di questa sfida vitale per le Forze armate e per il Paese.
Nell’esprimervi il mio piu’ vivo e convinto apprezzamento per il vostro operato, giunga a tutti voi e alle vostre famiglie il piu’ fervido augurio di Buon Anno, unitamente ad un pensiero speciale a quanti tra voi, militari e civili, vivranno l’arrivo del 2013 lontano dai propri affetti al servizio del Paese”.
Redazione