4 novembre 2012. La giornata delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale si è aperta oggi a Modena con l’alzabandiera solenne al monumento ai caduti di viale delle Rimembranze. Presenti con il comandante dell’Accademia militare, generale di brigata Giuseppenicola Tota, il prefetto Benedetto Basile, il vicesindaco Giuseppe Boschini e il presidente della provincia Emilio Sabattini.
Dopo la deposizione di una corona d’alloro al monumento, la cerimonia è proseguita al sacrario della Ghirlandina dove è stata data lettura del messaggio del presidente della Repubblica ed è stata deposta un’altra corona. Con le autorità civili e militari presenti anche il gonfalone del comune di Modena, decorato di medaglia d’oro al valore militare, quello della provincia e i labari delle associazioni combattentistiche e d’arma.
A mezzogiorno, l’Accademia militare ha aperto alla cittadinanza modenese il cortile d’onore dove, per l’occasione, la banda dell’Esercito, diretta dal maestro tenente colonnello Fulvio Creux, ha eseguito un concerto di marce militari concluso con l’inno di Mameli.
La ricorrenza del 94° anniversario della giornata delle Forze Armate e dell’ Unità Nazionale storicamente ricorda la vittoria che nel 1918 pose fine al 1° conflitto mondiale e si propone di celebrare il compimento di un percorso di Unità – di territorio, di popolo e di coscienze – fortemente voluto dagli Italiani ed iniziato con il Risorgimento.
In questo processo, le Forze armate, oltre ad essere state lo strumento determinante per il compimento dell’integrità nazionale, hanno anche rappresentato il principale fattore di coesione.
Il senso della rievocazione è anche questo: ricordare, pur nell’attuale contingenza che il Paese sta vivendo, i 180.000 uomini e donne impegnati quotidianamente nell’assolvimento dei compiti istituzionali in Italia ed all’estero, celebrare le Istituzioni del Paese ed i Suoi cittadini, ma anche offrire testimonianza di una risorsa di cittadini, per i cittadini, che per capacità e professionalità è in grado di affrontare le sfide dell’oggi e del domani.
Carmelo Abisso