3 maggio 2012. Domani l’Esercito Italiano celebra la sua festa. La ricorrenza ricorda il 4 maggio 1861, data in cui il ministro della Guerra del regno d’Italia, il generale Manfredo Fanti, nativo di Carpi, firmava il decreto con il quale veniva stabilito che ”d’ora in poi il Regio Esercito dovrà prendere il nome di Esercito Italiano, rimanendo abolita l’antica denominazione di Armata Sarda”.

 

Tale atto formale, facendo confluire gli eserciti degli stati preunitari nell’Esercito italiano, ridava alla penisola, dopo secoli di separazione e lotte fratricide, uno strumento di difesa comune dal forte valore identitario, che durante la terza guerra di indipendenza, le guerre coloniali, i due conflitti mondiali e la guerra di liberazione, avrebbe pagato un alto tributo di sangue per preservare alle generazioni future un’ Italia unita, libera e democratica.

La ricorrenza sarà celebrata in tutta la regione Emilia Romagna con sobrie quanto significative cerimonie all’interno di tutte le caserme della Forza armata presenti sul territorio.

A Bologna, la giornata sarà celebrata con una cerimonia militare all’interno della caserma “Cialdini” sede del comando militare Esercito “Emilia Romagna”, durante la quale, alla presenza di autorità militari e civili e delle Associazioni combattentistiche e d’arma, il comandante militare regionale, generale di divisione Antonio De Vita, dopo il solenne rito dell’alzabandiera, darà lettura dell’ ”Ordine del giorno dell’Esercito” e dei messaggi augurali.

Per suggellare il forte legame tra Esercito e cittadinanza, è stata predisposta l’apertura delle seguenti caserme:

– caserma “Nicolai”, sede del 2° reggimento genio pontieri di Piacenza : 3 maggio, dalle 08.00 alle 16.30;

– caserma “Montezemolo”, sede del reggimento genio ferrovieri di Castel Maggiore (BO): 2 e 3 maggio, dalle 08.00 alle 16.30;

4 maggio dalle 08.00 alle 12.00;

– caserma “Viali”, sede del 121° reggimento artiglieria controaerei “Ravenna” di Bologna: 4 maggio, dalle 09.00 alle 11.30.

Redazione

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