16 dicembre 2011. Attimi di paura e concitazione l’altro ieri nei pressi dell’aeroporto di San Giacomo a Bolzano quando nel corso di una normale esercitazione un potente e nuovissimo elicottero NH 90 dell’Agusta Westland ha perso il carico che stava trasportando, un mortaio pesante.

 

Pronta e tecnicamente perfetta la manovra del pilota che è riuscito a mantenere l’assetto del velivolo che era in volo assieme anche adun altro  colosso bielica. Il mortaio è così finito a  pochi metri dalla pista, sempre comunque all’interno dell’area militare dove erano impegnate decine di militari per accrescere la familiarità fra le truppe di terra ed i mezzi aerei. L’incidente in ogni caso non ha provocato né feriti né danni.

Tuttavia l’esercitazione è stata poi sospesa e il comandante del reggimento Altair, colonnello Arrigo Arrighi, ha già nominato una commissione tecnica investigativa per accertare le cause dell’incidente. I velivoli dell’Altair, per altro, avevano attirato la curiosità e l’interesse di molte persone che abitano nelle zone limitrofe allo scalo aereo anche perché i velivoli, a causa delle avverse condizioni di visibilità, volavano a quote piuttosto basse.

Tanto è bastato al capogruppo della Svp in consiglio provinciale Elmar Pichler Rolle per lanciare la sua “campagna”: «Basta con i voli militari sopra San Giacomo e la Bassa Atesina – ha sottolineato infatti ieri – anche perché necessariamente non possono che avvenire sopra aree densamente popolate e, come abbiamo potuto constatare, non privi di rischi sia per i militari stessi che per le popolazioni coinvolte».

«Da tempo e sulla base dei piani di riorganizzazione dello stesso ministero della Difesa – prosegue Pichler Rolle – quel reggimento Altair che serve gli alpini paracadutisti avrebbe dovuto essere trasferito in Piemonte o in Veneto anche perché un simile punto logistico a Bolzano ormai è stato giudicato privo di alcun senso strategico e organizzativo. Lo spostamento poi è stato bloccato per l’intervento politico di alcuni nostri onorevoli del Pdl, ma ora la situazione mi pare matura per rilanciare i progetti del ministero e dire basta con i voli militari sulla conca di Bolzano. E diciamo questo perché ci rendiamo perfettamente conto che i militari di quel reggimento devono volare per essere sempre in una buona condizione di addestramento, tuttavia proprio per questo riteniamo che questa loro collocazione operativa a Bolzano sia superata da mille ragioni di opportunità per via del rumore che provocano, che di sicurezza per tutte le popolazioni interessate».

Redazione

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