14 dicembre 2011. 1.182 missioni, 1.900 sortite, 7.300 ore di volo, 48 aerei impiegati nelle operazioni per una media di 12 al giorno e 7 basi aeree italiane mobilitate.
Sono questi i numeri dell’impegno dell’Aeronautica militare italiana nella missione Nato “Unified Protector” in Libia nell’arco di 7 mesi di operazioni aeree e navali. Ad illustrarli sono stati il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola e il capo di stato maggiore della Difesa, generale Biagio Abrate, oggi in visita all’aeroporto militare di Trapani Birgi, che e’ stata una delle basi operative della missione Nato “Unified Protector”.
Massiccio anche l’impiego di uomini e mezzi della Marina militare. In 252 giorni di operazioni i velivoli della marina hanno compito 1.921 ore di volo, mentre sono stati impiegati nel complesso 14 navi, 2 sommergibili e 30 elicotteri.
Incontrando i piloti impegnati nelle operazioni in Libia il ministro Di Paola ha detto loro: “Avete fatto un grande lavoro. Un grazie sincero per la professionalita’, l’agilita’ con cui avete risposto alla chiamata della comunita’ internazionale e del governo. Questo si aspetta da voi il Paese. Voi avete il diritto di aspettarvi dal governo rispetto e gratitudine, ma avete anche il dovere di fornire la vostra capacita’ e la vostra professionalita’”.
Redazione