Il Cesiva, dislocato per esigenze logistiche presso il comando di artiglieria di Bracciano, assicura la preparazione e l’aggiornamento del personale militare destinato ad incarichi di comando e di staff per le operazioni all’estero.
L’ attività svolta dalla brigata “Friuli”, durata due settimane, è stata sviluppata con l’ausilio delle più moderne tecnologie che riproducono in maniera fedele eventi reali che il personale della Forza armata, in turnazione nei teatri operativi, si è già trovato ad affrontare. Fra i reparti costituenti la Joint task force Lebanon, hanno operato il reggimento “Savoia cavalleria” di Grosseto, personale dal 66° reggimento aeromobile di Forlì ed il reparto comando e supporti tattici della brigata, rinforzati da unità del reggimento “Piemonte cavalleria” di Villa Opicina (TS), dal 6° reggimento di manovra di Pisa, da personale del 2° reggimento trasmissioni di Bolzano e del 2° reggimento genio pontieri di Piacenza.
Lo staff del comando brigata ed i comandanti subordinati diretti dal generale di brigata Antonio Bettelli, comandante del contingente di prevista immissione in Libano, sono stati chiamati a pianificare le attività originate da un complesso sistema informatico, ad analizzare differenti situazioni operative, problematiche di natura logistica ed impegni nell’ambito della cooperazione civile e militare, il tutto finalizzato ad armonizzare le migliori soluzioni per impiegare uomini e mezzi.
Le simulazioni proposte dal Centro hanno anche previsto attività mediatica sviluppata attraverso la gestione delle crisi, le interviste al personale e l’organizzazione e la conduzione di una conferenza stampa.
Redazione