Presso il sacrario di Zattaglia, in provincia di Ravenna, ha avuto luogo la cerimonia commemorativa in onore dei caduti della “Friuli” durante la guerra di Liberazione.

 

Presenti le rappresentanze dei comuni di Riolo Terme, Casola Valsenio  e Brisighella, i gonfaloni ed i veterani dell’associazione nazionale reduci della “Friuli”.

L’11 aprile 1945 i soldati del gruppo di combattimento “Friuli” liberarono la città di Riolo, dopo 127 lunghi giorni di assedio.

La Brigata aeromobile “Friuli”, erede e custode delle tradizioni del gruppo di combattimento omonimo, ha partecipato il 10 aprile alla celebrazione del 66° anniversario della Liberazione.

Il comandante della “Friuli” generale di brigata Filippo Camporesi, è intervenuto sottolineando il legame che unisce la brigata al gruppo di combattimento. Un picchetto armato del 66° reggimento aeromobile “Trieste” ha reso gli onori ai caduti.

Dopo la deposizione delle corone e l’alzabandiera alla croce marmorea della Friuli, è stata celebrata la messa e depositata una corona in memoria dei caduti presso la lapide, già inaugurata nel 2009, in memoria del capitano Giulio Ruzzi, decorato di medaglia d’oro alla memoria al valore dell’Esercito, caduto in Somalia nella operazione IBIS 2 il 6 febbraio 1994.

A Zattaglia, tra Brisighella e Riolo Terme, si trova il sacrario in onore dei 241 caduti sul fronte italiano della “Friuli” ricostituita come 1° gruppo di combattimento del rinato Esercito Italiano. Il 10 febbraio 1945 il gruppo di combattimento “Friuli” era in linea sulle posizioni difensive del Senio. Nei giorni seguenti, forzato di slancio il fiume a costo di gravi perdite, il “Friuli” liberò Riolo, Isola, Rivola e Casola Valsenio. Di lì a pochi giorni la sua avanzata avrebbe eliminato ogni ulteriore resistenza nemica, proseguendo verso Bologna, liberata il 21 aprile


Fonte: Brigata aeromobile Friuli

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