5 luglio 2011. Ieri pomeriggio, al termine di una breve cerimonia tenutasi presso la sala Alessi di Palazzo Marino, sede del comune, il reggimento“Savoia Cavalleria” è diventato cittadino onorario di Milano.
Per aver “incarnato in modo esemplare la fedeltà a quei principi di dedizione e amor di Patria che assumono particolare valenza nell’anno in cui si celebra il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Una fedeltà ai più alti valori nazionali onorati sempre con spirito di sacrificio e professionalità, dalle lotte risorgimentali fino alle operazioni internazionali di mantenimento della pace”.
La prestigiosa onorificenza, deliberata in consiglio comunale lo scorso 6 maggio, è stata consegnata dal sindaco di Milano, Giuliano Pisapia nelle mani del colonnello Nicola Terzano, novantanovesimo comandante di “Savoia Cavalleria”, dinanzi al presidente del consiglio comunale Basilio Rizzo e numerose autorità civili e militari tra le quali il generale di brigata Filippo Camporesi, comandante della brigata aeromobile “Friuli”, dalla quale “Savoia” dipende gerarchicamente e rappresentanti dell’Associazione nazionale arma di cavalleria (ANAC) e delle varie associazioni combattentistiche e d’arma.
A distanza di 150 anni da quando ricevette nel 1861 davanti al castello sforzesco il proprio stendardo, “Savoia” è diventato cittadino onorario di una città con la quale la sua storia si è più volte intrecciata. Il reggimento della famosa carica di Isbuscenskji, ora di stanza a Grosseto, ha infatti un legame profondo con questa città nella quale ebbe a più riprese a partire dal 1860 fino al 1957, la sua sede. E proprio dal capoluogo lombardo, dalla caserma di via Monti, in un pomeriggio dell’aprile 1941 gli squadroni del reggimento partirono alla volta del fronte jugoslavo, prima, e di quello russo, poi.
“Sono tanti i valori – ha detto il sindaco Pisapia nel corso della cerimonia – nei quali il reggimento si è distinto durante la sua storia secolare. Ne scelgo uno che credo li raccolga tutti e rappresenti bene il legame ideale con Milano: la lotta per la libertà. In questo coraggio, in questo amore per la libertà, l’Italia ritrova e ha ritrovato se stessa. Milano è la città della libertà. È questa identificazione nei valori che rende autentica la cerimonia di oggi. Milano vi è grata di questa testimonianza”.
Fonte: Reggimento “Savoia Cavalleria”