7 febbraio 2012. Si è svolta ieri a Roma, presso l’aeroporto “F. Baracca” – Centocelle, sede del Comando Operativo di vertice Interforze (COI), la cerimonia di passaggio delle consegne tra il comandante cedente, generale di corpo d’armata Giorgio Cornacchione, ed il comandante subentrante, generale di corpo d’armata Marco Bertolini.

 

Alla cerimonia, presieduta dal capo di stato maggiore della Difesa, generale Biagio Abrate, hanno preso parte le più alte cariche militari.

Il generale Abrate ha ricordato come “quanto è stato fatto e i risultati conseguiti sono nuovamente il frutto di un sistema Difesa che, soprattutto nel momento dell’emergenza, è in grado di intervenire con efficacia, professionalità e valore, ovunque sia richiesta la sua presenza. I risultati espressi dai contingenti italiani sono sempre stati all’altezza delle aspettative e degni di ogni più ampio riconoscimento da parte di Autorità militari e politiche anche di altri Paesi. E questi risultati sono stati possibili anche grazie all’opera del Comando Operativo di vertice Interforze; di tutto il suo personale e del suo comandante”.

In questi due anni, alla guida del COI, il generale di corpo d’armata Cornacchione ha coordinato una serie di impegnativi eventi connessi alle principali crisi internazionali, che hanno visto l’impiego di migliaia di uomini e donne dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica e dei Carabinieri impegnati in missioni Onu/Eu/Nato nei Balcani, in Iraq, in Afghanistan, in Medio Oriente ed in diversi teatri africani.

Il generale di corpo d’armata Bertolini, già comandante del CME “Toscana”, vanta una lunga esperienza in operazioni “fuori area” e di comando di unità operative.

Il Comando Operativo di vertice Interforze, retto da un generale di corpo d’armata, è stato costituito nel 1997 ed è la struttura di cui si avvale il capo di stato maggiore della Difesa, responsabile dell’impiego delle Forze armate nel loro complesso, per pianificare, predisporre e dirigere le operazioni nonché le esercitazioni interforze e multinazionali.

Fonte: Stato Maggiore Difesa

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