2 ottobre 2012. Il ritiro delle truppe della Nato dall’Afghanistan potrebbe avvenire in tempi più rapidi del previsto, ovvero prima del termine ultimo fissato per la fine del 2014. L’ipotesi è allo studio degli alleati e una decisione dovrebbe essere annunciata entro i prossimi tre mesi, ha dichiarato il segretario generale dell’Alleanza atlantica, Anders Fogh Rasmussen, in un’intervista al Guardian.

 

“Da adesso e fino alla fine del 2014 potremo assistere a un adattamento della nostra presenza. Le nostre truppe possono ridispiegarsi, assumere altri incarichi o ritirarsi, oppure ridurre i loro effettivi”, ha spiegato Rasmussen. “Da adesso e fino al 2014 ci saranno annunci su ridispiegamento dei militari, ritiri o tagli. E se le condizioni della sicurezza lo permetteranno, non escluderei la possibilità che in certe aree questo processo possa subire un’accelerazione”, ha commentato ancora il leader della Nato.

Secondo Rasmussen, “non ci sono dubbi” sul fatto che i recenti attacchi di afgani in divisa militare hanno minato “la fiducia”. “Fanno parte della tattica dei talebani”, ha detto. Ed hanno lo scopo di alimentare i movimenti anti-guerra nei paesi che contribuiscono alla missione Isaf. “I leader politici dei paesi contributori sanno bene che tutto questo fa parte della tattica e della strategia dei talebani che punta a minare il supporto politico e dell’opinione pubblica. L’obiettivo reale sono i politici stessi, i media, gli opinionisti nei paesi partner e alleati”, ha sottolineato Rasmussen.

Redazione

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