12 gennaio 2013. Gli Stati Uniti sono pronti a garantire una loro presenza militare in Afghanistan anche dopo il 2014. Ma lo faranno solo se ci sara’ un esplicito invito da parte del governo di Kabul. E se ai propri militari sara’ garantita l’immunita’.
Sono questi i paletti posti dal presidente americano, Barack Obama, che ha ricevuto ieri alla Casa Bianca il presidente afghano, Hamid Karzai. Si e’ trattato di un incontro cordiale, come sempre, in cui pero’ Obama ha chiarito a Karzai come l’America intende muoversi in questo ”momento critico” – come l’ha definito – in cui la transizione verso la completa autonomia dell’Afghanistan volge al termine.
”L’unica ragione per restare dopo il 2014 – ha detto l’inquilino della Casa Bianca – e’ quella di continuare ad assicurare tutta l’assistenza necessaria alle forze afghane”, fino a quando queste non saranno completamente autosufficienti. ”Ma questo potra’ avvenire solo su invito del governo afghano e se ci sara’ un accordo che garantira’ l’immunita’ dei nostri militari”.
Un accordo tutto da negoziare e che potrebbe creare a Karzai piu’ di un problema interno. Anche se il presidente afghano si e’ detto pienamente d’accordo con Obama. Sul numero dei soldati americani che eventualmente resterebbero sul suolo afghano, il presidente Usa non si e’ chiaramente sbilanciato. Alcune stime del Pentagono parlavano nelle settimane scorse di 6.000-9.000 militari.
”Non sono in grado di dirvi ora quanti – ha risposto Obama ai giornalisti – perche’ il numero dipendera’ dalla capacita’ delle forze afghane di prendere autonomamente in mano la situazione”. Intanto si va avanti per completare la transizione, per scrivere quello che il numero uno del Pentagono, Leon Panetta, ha definito ”l’ultimo capitolo” della guerra in Afghanistan.
”Dalla prossima primavera la nostra missione cambiera”’, ha assicurato Obama, sottolineando come questo sia perfattemente in linea con la road map tracciata un anno fa nel vertice Nato di Chicago. ”Il nostro obiettivo da qui alla fine del 2014 – ha spiegato l’inquilino della Casa Bianca – e’ concentrare sempre piu’ le nostre forze su un lavoro di formazione, consulenza e assistenza delle forze afghane, pur continuando a partecipare ad azioni mirate per colpire al Qaida e i suoi affiliati”.
Obama ha comunque assicurato come oramai ”al Qaida e’ quasi smantellata”: ”non tutti i nostri obiettivi in Afghanistan sono stati raggiunti, ma il principale si”’, ha aggiunto. Infine, un appello al Pakistan e un avvertimento ai talebani. Obama infatti e’ tornato ad invitare Islamabad perche’ faccia ”passi tangibili” per promuovere e sostenere il processo di riconcliliazione in Afghanistan. Quanto ai talebani, ”sara’ impossibile un loro riconoscimento fino a che non rinunceranno esplicitamente al terrorismo e fino a che non riconosceranno la nuova costituzione afghana”
Fonte: ANSA