29 ottobre 2011. Le task forces della brigata “Sassari” hanno concluso l’intensa fase di attività operative “autunnali” su tutta l’area di responsabilità consolidando la sicurezza sul territorio ed i rapporti con la popolazione.
In particolare, la task force south, su base 152° reggimento “Sassari”, sotto la cui responsabilità ricade la provincia di Farah, ha condotto un’operazione di controllo e ricerca sul territorio conclusasi con il sequestro di 100 chilogrammi di esplosivo, 1 mortaio, 4 razzi, 1 mitragliatrice Dashka calibro 12,7, 1 fucile AK 47, un cannone calibro 106, numerose munizioni e granate d’artiglieria che possono essere utilizzate per la composizione di Improvised esplosive devices (Ied).
All’operazione hanno partecipato forze afghane dell’Esercito (Ana), della Polizia (Anp) e un’unità statunitense, operanti alle dipendenze del comando regionale ovest, su base brigata “Sassari”.
Inoltre, nel quadro delle attività a sostegno della popolazione locale, la task force ha provveduto alla distribuzione di medicinali, materiale scolastico e ad avviare il progetto per la realizzazione di un impianto d’approvvigionamento idrico nel villaggio di Lash e Jovien.
Quest’attività è stata condotta in “full partnership” con l’ Afghan national army, l’Human terrain team (Htt) e del Direttore provinciale del recostruction reabilitation (Rrd) che, con la piena condivisione delle autorità locali, hanno scelto il villaggio su cui è stato finalizzato il progetto.
Infine, presso il carcere femminile di Herat, il Provincial reconstruction team (Prt) italiano, su base 3° reggimento bersaglieri, ha provveduto alla distribuzione di materiali alla presenza delle autorità civili e militari della provincia.
Alle 120 detenute e ai loro 80 figli attualmente presenti nella struttura, sono stati distribuiti medicinali di vari tipologia, 40 stufe per il riscaldamento e kit scolastici a ciascun bambino. L’iniziativa è stata particolarmente apprezzata tenuto conto dell’avvicinarsi della stagione invernale.
La cerimonia è stata anche l’occasione, per il Female engagement team (Fet) del Prt italiano, per confermare l’impegno a migliorare la condizione femminile nella società afgana.
In sintesi, la costante presenza dei “sassarini” sta incidendo significativamente sulla sicurezza del territorio e sul consenso con una evidente fase di ripopolamento di quelle aree ove, grazie agli aiuti umanitari, aumenta la presenza di afghani che, fiduciosi, avviano le attività umane e danno impulso all’economia locale, distaccandosi dall’influsso dei “malign actors”, isolandoli.
Fonte: Contingente italiano in Afghanistan