13 dicembre 2011. “Ha inizio ufficialmente l’addestramento dei piloti della giovane Aeronautica afgana”, è quanto ha dichiarato il generale Wahab, capo di stato maggiore in carica dell’Aaf(Afghan air force), in occasione della cerimonia che ha inaugurato una nuova era per l’Aeronautica militare afgana.

“Qui a Shindand, sono stati fatti passi da gigante: negli  ultimi mesi si è passati da 300 a 700 uomini, e dal solo MI-17 a ben quattro linee addestrative differenti”, ha dichiarato il colonnello J.J.Hokay, comandante del 838th Aeag (Air expeditionary advisory group). Questo anche grazie al contributo dell’Aeronautica militare italiana, presente a Shindand con i suoi “Advisors” (Asaat – Airbase support air advisory team e MI17 Aat – Air advisory team). I due team, comandati dal colonnello pilota Luigi Casali, svolgono attività di addestramento ed “advising” al personale afgano appartenente alle diverse articolazioni dello stormo ed ai futuri piloti ed equipaggi assegnati all’elicottero MI-17.

La missione dell’Asaat/MI17Aat, iniziata il 2 novembre 2010 e condotta da circa 30 tra ufficiali e sottufficiali dell’Ami, si inserisce all’interno della Nato training mission-Afghanistan ed esprime una quotidiana opera di sensibilizzazione ed incoraggiamento a favore del personale dell’Aeronautica afgana mirata al raggiungimento della completa autonomia nel settore dell’addestramento al volo. Il colonnello Casali ha ricordato come il personale della Aeronautica afgana di base a Shindand abbia, nell’ultimo anno, fatto un progresso notevole nel processo verso la completa autonomia. Questo grazie all’applicazione del concetto di “train the trainer” che oggi è una realtà in diverse articolazioni dello stormo.

La cerimonia si è conclusa con un sorvolo dei velivoli delle diverse linee attualmente presenti sulla base di Shindand e destinati ad addestrare i piloti ad ala fissa ed ala rotante della futura Aeronautica afgana.

Fonte: contingente italiano in Afghanistan

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here