24 novembre 2012. Bruno e Chiara, i due cani ‘adottati’ dai militari italiani della base di Bala Murghab, in Afghanistan, sono giunti in Italia: l’altro ieri sera sono atterrati all’aeroporto di Pisa presso la 46/a brigata aerea insieme alla loro accompagnatrice, Louise Hastie, responsabile di Nowzad, un’ associazione anglo-americana di protezione degli animali che opera a Kabul.
Ad attendere i cani sulla pista d’atterraggio c’erano la presidente nazionale dell’Enpa, Carla Rocchi, il direttore scientifico della Protezione Animali, Ilaria Ferri, e il tenente Gianluca Missi che contatto’ l’Enpa per salvare i due cani ”soldato” e garantire loro una vita serena in Italia. Bruno e Chiara, subito dopo il loro arrivo, sono stati trasferiti presso la struttura della Sezione Enpa di Perugia dove perfezioneranno la fase di quarantena. I due cani sono stati presi in carico da due squadre del Servizio guardie zoofile Enpa, guidate dal responsabile nazionale, Marco Bravi.
”Dopo quella del Kosovo, un’altra missione internazionale dall’alto valore simbolico”, ha commentato Bravi. ”Il trasferimento di Bruno e Chiara rappresenta, infatti, un atto di riconoscenza per l’affetto incondizionato e la ‘collaborazione’ che hanno saputo fornire ai militari italiani impegnati in quei difficilissimi scenari”. L’Enpa ricorda che per quattro anni, da quando erano cuccioli, Bruno e Chiara hanno vissuto con i nostri militari, diventando vere e proprie mascotte della base: ”i due cani hanno vegliato instancabilmente sulla sicurezza dei militari e regalato loro quell’affetto che si e’ spesso mostrato importante per superare i momenti difficili”.
Ma con il prossimo rientro del contingente italiano c’era il rischio che gli animali rimanessero senza casa, con grave pericolo per la loro incolumita’. Una ipotesi, questa, che il tenente Missi, pure lui di stanza a Bala Murghab, non voleva neanche prendere in considerazione. E cosi’ lo scorso agosto Missi ha contattato l’Ente Nazionale Protezione Animali chiedendo un intervento per risolvere la situazione. ”Ho immediatamente raccolto la richiesta di aiuto – racconta la presidente nazionale dell’Enpa, Carla Rocchi – e mi sono attivata subito per garantire a Bruno e Chiara una sistemazione nel nostro Paese.
Alla fine, grazie alla disponibilita’ e alla sensibilita’ mostrata dal generale Pasquale Preziosa, capo di gabinetto del ministro della Difesa, siamo riusciti a trovare la quadratura del cerchio. Ringrazio di cuore di tutte le persone e le istituzioni che hanno reso possibile questo importante risultato”. Dunque, grazie all’intervento del ministero della Difesa e dell’Enpa, Bruno e Chiara sono stati trasferiti prima a Kabul dove, ospiti di Nowzad, sono stati seguiti da Louise Hastie che, oltre ad occuparsi di randagismo in Afghanistan, fornisce sostegno ai militari per favorire il ricongiungimento tra cani e i soldati che ritornano in patria. Poi l’arrivo in Italia. I due pastori del Caucaso hanno gia’ un adottante: appena completata la quarantena presso la sezione Enpa di Perugia potranno iniziare una nuova vita.
Redazione