29 ottobre 2012. Si è svolto nei giorni scorsi presso l’aeroporto di Herat l’avvicendamento tra il colonnello Andrea Fazi e il colonnello Carlo Moscini al comando della Joint air task force (Jatf), l’unità dell’Aeronautica militare da cui dipende l’impiego degli aeromobili italiani schierati in Afghanistan.
La Jatf si articola sulle seguenti unità operative: il task group Black cats, che dispone di quattro caccia-bombardieri ricognitori Amx provenienti dal 32° stormo di Amendola e dal 51° stormo di Istrana, il task group Albatros, su velivoli da trasporto C-130J e C-27J della 46^ brigata aerea di Pisa e il task group Astore, che opera con velivoli a pilotaggio remoto Predator MQ1C del 32° stormo di Amendola.
Con circa 200 militari suddivisi tra la linea di volo e quella di supporto, la Jatf assicura molteplici capacità professionali ed operative tutte tra loro complementari: dal trasporto tattico, incluse le operazioni di aviolancio con i velivoli C130 e C27J, ad attività di sorveglianza con il Predator, dalla ricognizione alle operazioni di supporto alle forze di terra con impiego dei velivoli Amx e C-27 Jedi.
Dall’inizio di quest’anno il task group Black Cats ha ampliato la gamma di missioni assegnate, con il potenziamento di quelle dedicate al supporto aereo ravvicinato alle forze della coalizione e a quelle afgane. Ad oggi i velivoli hanno raggiunto il traguardo delle 6000 ore di volo, portando a termine circa 2100 sortite operative, dimostrando grande versatilità e affidabilità sia in missioni diurne e notturne. Il task group Black Cats ha ripreso più di 6000 targets, fotografando oltre 3000 km di itinerari; i prodotti elaborati dagli specialisti di foto-interpretazione hanno garantito una maggiore sicurezza durante le operazioni a terra.
Dal loro debutto in teatro operativo i velivoli del task group Albatros si sono dimostrati un efficace strumento per garantire il necessario supporto alle operazioni della missione Isaf, anche in zone remote del Paese difficilmente raggiungibili per via terrestre e in condizioni meteorologiche e operative estreme.
Nell’ultimo anno, grazie alla capacità di aviolancio, sono state rifornite sia le truppe della coalizione che le forze di sicurezza afgane tramite 46 aviolanci. Inoltre, con il C27J Jedi (Jamming and electronic defence implementation), il task group Albatros ha fornito maggiore protezione alle forze di terra attraverso la neutralizzazione delle comunicazioni avversarie e contrastando la minaccia degli ordigni esplosivi radiocomandati piazzati lungo le strade.
I velivoli a pilotaggio remoto Predator MQ1C hanno oltrepassato ad oggi il traguardo delle 9400 ore di volo, totalizzate in circa 1100 sortite in favore del contingente italiano e delle forze alleate. Il Predator può, con sensori di bordo appositamente manovrati dagli operatori, realizzare riprese del territorio, le quali vengono trasmesse in tempo reale sia alle forze a terra che alle sale operative di comando e controllo.
Durante il suo discorso di commiato il colonnello Fazi ha innanzitutto ricordato il caporale Tiziano Chierotti, caduto in operazione il 25 ottobre a Bakwa, per poi esprimere il suo più vivo apprezzamento per i brillanti risultati conseguiti dagli uomini e dalle donne dell’Aeronautica nel suo semestre al comando della Jatf. Prima di passare il testimone al colonnello Moscini, il comandante uscente ha terminato il suo intervento sottolineando come la stretta collaborazione con la componente terrestre sia stata alla base dei progressi nel processo di transizione di responsabilità tra le forze di Isaf e quelle afgane.
Redazione