8 ottobre 2012. Si è conclusa nei giorni scorsi l’operazione ‘Naweed 7’ del 207° corpo d’armata dell’esercito nazionale afgano, mirata a contrastare i gruppi di ribelli che operano a Ghor, la più orientale delle quattro province dove è schierato il contingente internazionale a guida italiana del Regional Command West di Isaf.
L’operazione, durata circa due settimane e condotta dagli uomini della 1^ brigata del 207° corpo con il sostegno di assetti specializzati del Regional Command West, si è sviluppata attraverso una serie di pattuglie nei distretti di Do Layna e Pasaband per acquisire il controllo del territorio.
Positivo il bilancio dell’operazione che – secondo fonti ufficiali dell’esercito afgano – ha fatto registrare quarantasei perdite tra le fila dei ribelli i quali hanno riportato anche ventuno feriti nel corso di numerosi scontri a fuoco con le forze regolari di Kabul, che hanno subito la perdita di due militari e il ferimento di altri cinque. Gli specialisti della 1^ brigata del 207° corpo hanno inoltre sequestrato 350 colpi calibro 7,62 e neutralizzato venticinque ordigni esplosivi rudimentali, che continuano a costituire la minaccia principale per le forze afghane e internazionali oltre che per la popolazione.
L’operazione ‘Naweed’ (in dari ‘buona notizia’) si sviluppa in varie fasi, ognuna delle quali contraddistinta da un numero: la fase che ha interessato i distretti di Do Layna e Pasaband era appunto la settima. Le forze afghane sono state accompagnate dai Military advisoring team (Mat), i team di Isaf che affiancano i comandanti di unità.
È stato inoltre fornito un supporto di forze limitatamente agli unici assetti non ancora completamente sviluppati dall’esercito afgano come ad esempio la componente aerea, sia per la parte di evacuazione sanitaria che per il supporto di fuoco. Insieme alle unità afgane erano presenti anche alcuni team specializzati nell’interfacciarsi con i velivoli, indispensabili per portare a termine azioni in coordinamento con la componente aerea.
Redazione