27 maggio 2012. Il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola e il capo di stato maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Claudio Graziano, hanno partecipato oggi al trentunesimo raduno nazionale dei fanti d’Italia che si è svolto nella città di Ravenna.
Nel suo intervento il ministro Di Paola ha espresso vicinanza e solidarieta’ a coloro che, a causa dei recenti fenomeni sismici, sono in difficolta’ ma che stanno reagendo con grande forza d’animo ed ha sottolineato come la fanteria, storicamente simbolo della tenacia degli italiani, ancora oggi costituisca un riferimento sicuro in un momento difficile quale quello che il Paese sta attraversando.
Il generale Graziano, durante il suo discorso, ha elogiato queste manifestazioni che coniugano i valori più alti e profondi dell’Esercito e delle Forze armate con il quotidiano operare al servizio del Paese. Dopo aver ricordato i caduti ed auspicato il veloce rientro dei feriti nei ranghi della Forza armata, il generale Graziano ha ringraziato il ministro Di Paola per la sua presenza “soldato tra i soldati” ed il presidente dell’Associazione nazionale del fante, maestro del lavoro Antonio Beretta.
Il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, ha ringraziato le Forze armate per la partecipazione alle rischiose ma importanti missioni di pace. Tra le autorità intervenute anche il prefetto di Ravenna, Bruno Corda.
Ad aprire lo sfilamento, che ha percorso le principali vie della città di Ravenna, la bandiera di guerra del 66° reggimento fanteria aeromobile “Trieste” di Forlì, scortata da una compagnia d’onore in armi e la banda della brigata paracadutisti “Folgore”. A seguire, il gonfalone della città di Ravenna e la bandiera nazionale del comune di Vicenza entrambi decorati di medaglia d’oro al valor militare e le rappresentanze delle Associazioni combattentistiche e d’arma.
La presenza attiva dell’Esercito alla manifestazione ha rafforzato ancora di più i vincoli di fratellanza, tra i militari in servizio e quelli in congedo, radicati nell’adempimento del comune dovere verso il Paese.
Proprio in alcune città dell’Emilia Romagna, nello scorso mese di febbraio, sono stati impiegati uomini e mezzi della Forza armata per far fronte all’emergenza neve che ha colpito anche le regioni del Lazio, Abruzzo e Marche.
L’arma di fanteria, definita tradizionalmente la “regina delle battaglie”, rappresenta da sempre l’immagine stessa degli eserciti, dei combattimenti di massa e delle trincee. Oggi il fante è un soldato tecnologico, proiettato al futuro, supportato da sofisticati equipaggiamenti che lo rendono elemento prezioso del sistema “soldato futuro”.
Redazione